

MONUMENTALE
E ARTISTICO
CASE HISTORY


Sistema messo a punto nel corso del progetto europeo BRE – CT – 03 – 0560 N° BE 7357











Anno di realizzazione: Tutti gli interventi sono stati realizzati nel 1999 nell'ambito di una campagna di monitoraggio qualitativo della pulitura laser realizzata in collaborazione con il Centro CNR Gino Bozza del Politecnico di Milano.
Superficie: Statua lapidea in ambiente urbano
Caratteristiche: La statua di putto in marmo bianco di Carrara è collocata all'interno di un cortile di un palazzo cinquecentesco del centro storico di Genova.
Stato di conservazione: La statua si presenta ricoperta da incrostazioni di natura biologica radicate in profondità e croste nere sottili, molto compatte. Il marmo presenta buone condizioni di conservazione, con superficie sana e compatta. Intervento: La pulitura laser necessita di due passaggi intervallati da un risciacquo con acqua per allontanare i residui della crosta nera. I risultati sono buoni e omogenei.
Superficie: Formella in cotto invetriato policromo
Caratteristiche: La formella fa parte del rivestimento esterno di un palazzo quattrocentesco del centro storico di Ferrara.
Stato di conservazione: La formelle in cotto si presentavano in buone condizioni, ricoperte in superficie da patine disomogenee opache e depositi nerastri di varia natura, anche organica. Gli strati superstiti dell'invetriatura di colore rosso, giallo e verde si presentano in soddisfacenti condizioni di conservazione. Intervento Il laser realizza una pulitura complessivamente ottima, sia della terracotta scoperta, su cui mantiene le patine di invecchiamento naturale, sia dell'invetriatura, che non subisce alcuna opacizzazione.
Superficie: Statua lignea dipinta
Caratteristiche: La statua settecentesca raffigurante Cristo morto è conservata in interno.
Stato di conservazione: La statua in legno di noce presenta una ridipintura moderna realizzata con smalti sintetici colorati, in strati compatti e aderenti al supporto, da rimuovere.
Intervento: Il laser ha consentito la rimozione della pellicola di smalto, anche in profondità, riportando alla luce l'antica finitura a tempera.
Superficie: Tela dipinta
Caratteristiche: Dipinto su tela di Scuola Bolognese raffigurante Sant'Antonio, della prima metà del Seicento.
Stato di conservazione: Il dipinto presenta vistosi rifacimenti con vernici oleo-resinose, in strati molto compatti e difficili da rimuovere.
Intervento: Il laser consente di effettuare un'asportazione parziale degli starti di vernice senza intaccare il colore originale sottostante. La rimozione dei residui è facilmente perfezionabile con sistemi tradizionali, senza rischi per le preesistenze e in tempi molto rapidi.
Superficie: Paramento in laterizio e calcestruzzo a vista
Caratteristiche: Edificio residenziale moderno, con struttura in cemento armato e tamponamenti in laterizio, collocato in ambiente urbano nella periferia milanese.
Stato di conservazione: Le superfici in cemento e mattoni apparivano ricoperte da una pellicola poliuretanica trasparente, di carattere irreversibile. I mattoni si presentavano in buone condizioni di conservazione, con alterazioni locali. Il cemento in buone condizioni con porosità superficiale elevata.
Intervento: La pulitura laser rimuove la pellicola verniciante in maniera omogenea e in profondità da entrambi i materiali. I residui di vernice, scagliati e parzialmente distaccati dal supporto, vengono facilmente rimossi con spazzolatura meccanica. La superficie del cemento richiede una regolazione del laser leggermente superiore.
Superficie: Colonna in granito rosa di Sardegna
Caratteristiche: La colonna appartiene al portale principale di un palazzo neoclassico del centro storico di Milano.
Stato di conservazione La pietra si presenta ricoperta da croste nere mediamente coese e deturpata da scritte in vernice spray di colore nero e rosso.
Intervento Il raggio laser rimuove efficacemente la vernice e lo strato inquinante sottostante, in tempi decisamente rapidi e senza alterare la matrice del supporto.
Superficie: Rivestimento in lastre di Calcare di San Giuliano e Verde di Prato
Caratteristiche: Il rivestimento appartiene a una chiesa romanica lombarda.
Stato di conservazione: Le lastre lapidee si presentano in buone condizioni di conservazione, con incrostazioni nerastre di origine urbana e pellicole ad ossolati. Intervento: Il laser ottiene un buon livello di pulitura, conservano la patina ad ossalati. Solo in qualche punto di minore coesione si verifica la perdita di piccole scaglie di patina nobile. La pietra non subisce alterazioni.
Superficie: Intonaco a base di calce
Caratteristiche: L'intonaco fa parte del rivestimento di finitura delle pareti interne dell'Arco del Meloncello di Bologna.
Stato di conservazione: L'intonaco si presenta in discrete condizioni di conservazioni, ricoperto da strati di scialbo a calce e pitture molto pulverulente. Intervento: Il laser consente di ottenere una buona pulitura degli intonaci, senza alterarne le caratteristiche fisiche e meccaniche.









LOTTO Como
di apparati pittorici



Committente: Comune di Como
Progetto e DL: arch.Piera Pappalardo, Comune di Como
Consulenza al progetto: Stefano Della Torre, Valeria Pracchi, Fabio Inzoli – Politecnico di Milano
Responsabile di produzione: Roberto De Pascali
Responsabile di commessa: Mauro Gallo, Matteo Motta
Responsabile restauri pittorici: Antonella Ferrari
Coordinamento restauratori: Marina Martinelli
Caratteristiche del manufatto:
Palazzo Natta ha origine medievale, con una radicale trasformazione nel Cinquecento. Nel Settecento la struttura si arricchisce di una nuova corte, che imita e prosegue il disegno di quella preesistente. Acquisito dal Comune di Como con l'intenzione di destinarlo a uso pubblico, il palazzo, ubicato nel centro storico cittadino, è oggi sede del Prorettorato dell'Università dell'Insubria e ospita un Centro del Politecnico di Milano. Il primo lotto dei lavori (Scheda Cantiere 42) ha riguardato il restauro delle facciate e del tetto, e ha permesso di chiarire l'evoluzione della fabbrica riportando in luce alcune coperture medievali e numerosi la- certi di intonaci decorati originali.
Stato di conservazione:
Gli interventi condotti nel corso del secondo lotto dei lavori hanno riguardato soprattutto gli ambienti interni, dove sotto porzioni fatiscenti di intonaci a calce e pellicole pittoriche, sono apparsi numerosi lacerti e decorazioni antiche, originarie delle varie fasi edificatorie della fabbrica. Intervento: Grazie a una puntuale e approfondita campagna di indagini diagnostiche, condotta sia in situche in laboratorio, si è potuto rintracciare e riportare alla luce un numero elevato di impianti decorativi che oggi caratterizzano i vari ambienti.
L'intervento:
ha previsto il restaurodi tutte le decorazioni e la reintegrazione delle lacune con malte a calce idraulica. La tinteggiatura generale è stata realizzata con prodotti a calce o ai silicati. Tutti i pavimenti interni sono stati ricostruiti, sia per creare un vespaio a difesa dell'umidità di risalita che per alloggiare i nuovi impianti, evitando di aprire più invasive tracce nelle murature in alzato. I soffitti lignei sono stati tutti puntualmente recuperati, salvandone le decorazioni pittoriche emerse dalle opere di descialbo. Tutti i serramenti esistenti sono stati rifunzionalizzati, adeguandoli alle attuali esigenze di normativa e comfort; l'intervento ha previsto opere di pulitura, sverniciatura, verifica e integrazione della ferramenta, integrazione dei vetri e nuova finitura protettiva. Anche le scale in pietra internesono state recuperate, pulendo i gradini e le balaustre in legno e ferro, ed eliminando le tinteggiature dalle pareti. Sono stati infine inseriti i nuovi impianti elettrico, idrico-sanitario e del gas.
DI SAN SEBASTIANO
Milano
Superfici lapidee e intonaci




Proprietà: Comune di Milano
Direzione Lavori: arch. Renato Sarno
Direzione cantiere: arch. Gabriele Sbaffo
Coordinamento restauri: Cesare Portosa
Soprintendenza: arch. Sylvia Ponticelli e dott.ssa Tiziana De Dominicis
Anno di realizzazione: 1997-1998
Caratteristiche dell'edificio:
Capolavoro dell'architettura milanese cinquecentesca, il Tempio fu eretto nel 1576 in adempimento al voto pubblico per liberare la città dalla peste, probabilmente su progetto di Pellegrino Tibaldi. Lo schema a pianta centrale con abside rettangolare, il tamburo a due ordini sovrapporti e il doppio sistema di cupole ne fanno un esempio unico dell'architettura religiosa del periodo.
Stato di conservazione:
Gli elementi in pietra calcarea e le specchiature a intonaco si presentavano interessate da una vasta casistica di alterazioni e degradi. Le indagini preliminari hanno permesso di identificare la composizione delle malte presenti e di chiarire i fenomeni di degrado in atto e pregressi. Le superfici lapidee presentavano fenomeni di erosione, esfoliazione, decoesione e polverizzazione, croste nere tenaci,accumuli di guano e materiale dissuasivo resinoso, macchie rossastre di ruggine e integrazioni incompatibili a base cementizia. Negli intonaci erano presenti infiltrazioni di umidità, rappezzi cementizi e due strati superficiali di vernice plastica non traspirante.
Intervento:
Le porzioni lapidee in fase di distacco sono state sottoposte a interventi di preconsolidamento e messa in sicurezza; tutta la superficie è stata pulita e sono state asportate le porzioni incoerenti dal punto di vista fisico, chimico e meccanico. Tutte le discontinuità, micro fessure, fessure, buchi, lacune sono state reintegrate con malte a base di calce. Le superfici decoese sono state consolidate con etilsilicato, mentre la protezione superficiale è stata realizzata con una resina alchilacrilpolisilossana. Gli intonaci giudicati irrecuperabili dalla direzione dei lavori sono stati demoliti e ricostruiti con due strati di malta costituita da grassello di calce, cocciopesto e sabbia vagliata. La finitura è stata eseguita con un intonachino a base di grassello di calce, polvere di marmo e sabbia, senza aggiunta di pigmenti. Sugli intonaci in buono stato, liberati dalla finitura plastica deturpante, è stata applicata solo la finitura. L'intervento ha compreso l'installazione di un impianto elettrostatico di allontanamento dei volatili. Le tecniche di pulitura: In un cantiere di restauro difficilmente è possibile ricorrere a un unico sistema di pulitura, idoneo per tutte le superfici e per ogni condizione di degrado e di inquinante. La scelta del sistema migliore deve dipendere dal tipo di materiale, dalla lavorazione superficiale, dalle condizioni di conservazione e di alterazione, dalla composizione e dallo spessore dei depositi deturpanti. Generalmente, più le superfici appaiono degradate più il metodo di pulitura deve essere “soft”, non aggressivo e controllabile dall'operatore. I problemi maggiori si riscontrano in corrispondenza di superfici molto degradate o fragili con depositi “difficili”, caratterizzati da spessori elevati, durezza, profondità di penetrazione delle porosità del supporto. Nel caso del Tempio Civico di San Sebastiano la situazione di pulitura più ardua da risolvere era costituita dagli strati di vischio con funzione antipiccione, presenti sulle trabeazioni in Ceppo lombardo. Mischiato alle polveri atmosferiche, al guano e fortemente penetrato nella superficie lapidea, naturalmente porosa ma anche deteriorata dalla presenza di micro e macrofratture, lo strato di vischio risultava molto difficile da asportare senza danneggiare la pietra. La pulitura è stata eseguita con successo grazie allo strumento laser LAMA®, regolato in modo da risultare efficace nei confronti dell'inquinante ma non aggressivo per il supporto. La nostra impresa da diversi decenni fornisce servizi di campionatura preventiva non solo dei sistemi di pulitura ma che di quelli di integrazione e protezione delle superfici storiche, supportati da indagini diagnostiche di cantiere e di laboratorio. Le campionature preventive permettono di scegliere con sicurezza i sistemi di intervento, le tecniche e i prodotti più opportuni nel senso dell'efficacia delle prestazioni, dei tempi e quindi dei costi operativi. Nel cantiere del Tempio Civico di San Sebastiano sono stati utilizzati i seguenti sistemi di pulitura integrati: bisturi, spazzole morbide e pennelli per i depositi di forte spessore incoerente; acqua nebulizzata per croste nere, depositi di polvere e scialbi; impacchi AB57 modificato su polpa di carta e silice micronizzata per le croste nere più tenaci; microsabbiatura per le porzioni sottoposte a trattamento di preconsolidamento; laser LAMA® per i depositi di vischio, le macchie di ruggine e le superfici decorate molto degradate.


DI SANT'EUFEMIA
Ossuccio (CO)



Proprietà: Parrocchia di Sant'Eufemia
Direzione Lavori: arch. Ubaldo Castelli
Direzione cantiere: Cesare Portosa
Soprintendenza: arch. Alberto Artioli e Barbara Mazzali
Caratteristiche dell'edificio:
Di origine romanica, la chiesa di Sant'Eufemia a Ossuccio, di fronte all'Isola Comacina, subì nel corso del secoli XVII e XVIII numerosi rimaneggiamenti che compresero anche l'apertura di sei cappelle laterali. La cappella del Fonte Battesimale, la prima a sinistra dell'ingresso, conserva decorazioni a stucco di eccellente qualità, probabilmente opera seicentesca di artisti intelvesi.
Stato di conservazione:
Gli stucchi si presentavano in stato di discrete condizioni di conservazione, con fenomeni localizzati di avanzato degrado, dovuti all'invasione di umidità di risalita dal terreno. In alcune zone si registravano consistenti perdite di modellato, disaggregazioni superficiali, sviluppo di efflorescenze e sub florescenze. La pittura originale risultava coperta da più strati di coloriture successive, di differente composizione e spessore.
Intervento: L'intervento di discialbo degli stucchi è stato realizzato con lo strumento laser LAMA®, integrato con interventi puntuali a bisturi e con vibroincisore (penna pneumatica). L'integrazione delle tre tecniche ha permesso di eliminare anche gli strati di pittura più densi e aderenti al supporto, senza provocare sostanziali danneggiamenti, graffi e abrasioni, alle superfici colorate in pasta. Anche le porzioni maggiormente decoese sono state pulite senza dovere fare ricorso a interventi di preconsolidamento, grazie all'elevata selettività del laser, che rispetta integralmente le superfici o gli strati di materiale che vengono riconosciuti come originali.
Il laser LAMA®: La pulitura laser è oggi una tecnologia matura e affermata nei settori del restauro artistico, architettonico e monumentale. Il sistema LAMA® a fibre ottiche, è incentrato su una serie di macchinari evoluti, studiati per l'impiego in laboratorio e in cantiere, con prestazioni e rendimenti paragonabili a quelli dei sistemi di pulitura tradizionali. I principali requisiti della pulitura laser, riconosciuti da tecnici e restauratori sono: l'efficacia nei confronti dei depositi inquinanti e in particolare delle croste nere di origine urbana; la non nocività nei confronti dei supporti anche se molto friabili e compromessi; la produzione limitata di residui; la possibilità di operare in cantieri “aperti” ceh mantengono le aree di interventi fruibili per le normali funzioni. Studiato per la pulitura delle superfici lapidee, il sistema laser si è dimostrato ottimale ed economicamente competitivo in numerosi altri ambiti che spaziano dalle superfici metalliche a quelle plastiche, ai tessuti, ai legni. Nel corso degli anni Novanta la nostra impresa ha utilizzato il laser nei cantieri di restauro delle facciate del Tempio di San Sebastiano e del portale in pietra calcarea di Palazzo Arcivescovile a Milano, del portico in pietra calcarea del Mosteiro dos Jeronimos a Lisbona, delle facciate e delle decorazioni interne di Palazzo Natta a Como, di numerose edicole votive, statue e portali del centro storico di Genova, del portale bronzeo della chiesa di San Michele Arcangelo di Busto Arsizio. In tutti i cantieri è stato adottato un Sistema di Qualità messo punto in sinergia con il Centro CNR Gino Bozza del Politecnico di Milano.
Trivella spa Vi informa che i dati personali richiesti o comunque forniti, saranno utilizzati per scopi statistici e comunque ad uso interno e saranno utilizzati in conformità di quanto previsto dal D.LGS.196/2003 in materia di Tutela dei dati personali.
CERCA
RESTAURO MONUMENTALE
E ARTISTICO
RECUPERO PROSPETTI
TRADIZIONALI A INTONACO
E CEMENTO DECORATIVO

ISOLAMENTI TERMICI
AD ELEVATE PRESTAZIONI

MANUTENZIONE PROGRAMMATA
DEI GRANDI PATRIMONI
IMMOBILIARI

MESSA IN SICUREZZA
DELLE FACCIATE LAPIDEE
DELL'ARCHITETTURA MODERNA

BONIFICA E RECUPERO
DELLE STRUTTURE

VALORIZZAZIONE ENERGETICA
DELL'EDILIZIA ESISTENTE

NUOVE REALIZZAZIONI AD
ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA
ED ECOCOMPATIBILI
